calcoli renali questi terribili:
la litiasi renale e’ una delle patologie che rappresenta per chi ne soffre o ne
ha sofferto un incubo anche solo la rievocazione del momento. Il dolore che
determina e’ diffuso e incontrollabile e grazie a Dio che esistono gli
antidolorifici e antispastici.
Ma cosa si puo’ fare in termini alimentari se se ne soffre
Innanzitutto differenziamo i calcoli:
1 ) calcici ( di ossalato o fosfato o misti )
2 ) trifosfato di calcio ammonio e magnesio
(struvite )
3 ) acido urico
4 ) cistina
5 ) xantina
Come si può sapere :
dall’analisi del calcolo stesso se emesso, dalla presenza degli ioni nelle urine e da eventuali rx addominali solo per i calcoli calcici si può arrivare a una diagnosi precisa della tipologia di calcolosi di cui una persona e’ affetta
Che effetti può avere la dieta:
importanti, ma non a volte risolvibili in modo definitivo. Però la dieta può risultare utile in alcuni casi a ridurre ad esempio le recidive
Se si tratta di calcolosi calcica sono da evitare le assunzioni di integratori di vitamina A,D ed E. Inoltre bisogna favorire un ph acido delle urine per la loro eliminazione. Non eliminare il calcio con la dieta, ma consumarlo in modo adeguato, non ha infatti effetti benefici la sua riduzione anzi può avere effetti contrari. Ridurre l’assunzione di proteine e sale con la dieta.
Se si tratta di ossalati prendere un integratore di vitamina B6
Invece se si tratta di calcoli di acido urico e cistina meglio un ph alcalino delle urine e quindi favorire un consumo di frutta e verdura e citrato di potassio, oltre ad una dieta a basso contenuto purinico e proteico
Per tutti i calcoli e’ invece utile aumentare la quantità di citrato ( agrumi o sottoforma di integrazione ) e magnesio. Impediscono l’aggregazione dei cristalli più che altro e meno importante e’ il loro effetto sul ph delle urine
Per tutti i tipi di calcoli vale la regole di aumentare l’apporto idrico ad almeno 2,5 -3 litri di acqua al di e ridurre il sale da cucina
tutto cio puo aiutare, non assicura l ‘eliminazione del rischio di recidiva ma puo’ aiutare