Cosa siamo e da dove veniamo è una delle cose che ci si dimentica spesso quando si parla di alimentazione. Pensiamo spesso che i nostri geni vengono forgiati o addirittura modificati in millenni e che quindi quando si parla di alimentazione e come si mangiava 5 mila anni fa è più importante di come si mangiava 1000 anni fa. Ma perché non allora come si mangiava 10 mila o 20 mila anni fa, l’uomo era già presente e sicuramente derivava da forme di vita ancora primitive. Perché i metodi di alimentazione di 5000 o 10000 anni fa sono migliori o più importanti di 20000 anni fa? Su che base? . Quale inconfutabile prova che gli uomini di quel periodo vivevano in condizione di salute migliore rispetto all’uomo di oggi ? Ci si cela dietro l’idea che certe moderne patologie metaboliche come il sovrappeso, l’ ipertensione e il diabete non esistessero. Sicuramente era così , ma la media di vita di quelle popolazione era molto più bassa della nostra, le patologie dell’epoca non venivano diagnosticate, non si conoscevano proprio, si moriva e basta. Non esistono registri che ci permettono di analizzare le patologie dell’epoca alla luce delle conoscenze moderne, non è proprio possibile analizzarle e compararle. Si possono avere indizi fossili, ma poco utili e probatori ai fini scientifici. Quindi quando leggo che la base e la forza di alcune teorie sta sulla lunga e salutare vita delle popolazioni primordiali mi viene da ridere, quando mai l’uomo è vissuto sulla terra in media quanto vive attualmente ? E questo sicuramente grazie all’avvento della moderna medicina che forse in alcuni casi non riesce a curare l ‘origine di molte malattie, ma riesce a volte a prevenirle, a ridurre i sintomi, a distruggere i microrganismi eziologici e quindi a prolungare la vita delle persone che per conseguenza e vivendo di più sono soggetti a patologie che prima non solo non venivano diagnosticate per ignoranza, ma neppure ci si arrivava come età per poterle manifestare.
Ci si deve quindi chiedere ad esempio quali patologie hanno avuto i miei genitori, esse potrebbero essere di indicazione importante per comprenderci. Possiamo chiederci come mangiano i nostri genitori o i nostri nonni e quanto hanno vissuto per capire se come loro si sono comportati li ha aiutati a vivere meglio oppure no. E poi ci si deve chiedere come abbiamo noi mangiato negli ultimi anni per capire gli errori, ma anche le abitudini. Persone che vivono nel freddo nord Europa, sono persone che si sono adattate bene a un clima che non permette di avere molte fibre nell’alimentazione e hanno sviluppato un sistema digestivo rapido e diverso rispetto a chi vive a latitudini basse e che quindi usa e ha bisogno di più fibre. Se pensiamo che una alimentazione del nord Europa possa far bene a un nordico e lo faccia vivere bene e a lungo se corretta per lui, non possiamo pensare che la stessa sia adatta a persone che vivono vicino all’equatore abituate a tutt’altra dieta e che proprio perché abituati ad altra dieta hanno la possibilità’a di vivere anche loro bene e a lungo per la loro popolazione se corretta. Le alimentazioni del sud del mondo sono ottime come qualità dei cibi, ma sono spesso povere e mettono a rischio la salute non per la loro qualità , ma per la loro scarsità. Le alimentazioni devono essere corrette certo, le abitudini errate migliorate, ma all’interno di quelle che sono le abitudini recenti delle popolazioni. Il nostro Dna ha un potere di adattamento rapidissimo e gli effetti delle alimentazioni si vedono in breve tempo, anche solo nell’arco di una generazione. Il pensare di vederlo nell’arco di millenni è un errore di valutazione scientifica. Quello che si deve fare è partire dall’io e da quello che siete oggi per meglio decidere dove volete arrivare domani con la vostra alimentazione, è un primo passo corretto da fare nell’approccio alimentare senza farsi prendere dalla foga o dalla moda passeggera che non ha nulla a che vedere con voi e quello che siete. Alla domanda quindi da dove si parte la risposta è partite da voi e il resto viene da se.