Esso ha funzione di isolante termico, di deposito di molecole altamente energetiche, regolazione a lungo termine del bilancio energetico e del comportamento alimentare; inoltre negli ultimi anni prende sempre più piede lo studio della funzione endocrina del tessuto adiposo, che si è visto intervenire sulla riproduzione, tanto da determinare “ipogonadismo” nell’obeso o ipoestroginemia nella donna eccessivamente magra.
Per capire se un soggetto è obeso si ricorre a misure antropometriche, importante è conoscere per esempio la circonferenza vita. Negli uomini una circonferenza vita minore di 94 va bene, tra 94 e 102 richiede attenzione, mentre oltre 102 evidenzia un rischio.; nelle donne invece oltre 88 rappresenta un rischio cardio-metabolico, tra 80 e 88 accende un campanello d’ allarme, al di sotto di 80 non crea problemi. Così appare chiaro dagli studi che il tessuto adiposo intraaddominale ha una funzione liposintetica, rilascia acidi grassi ma anche una importante funzione infiammatoria ed endocrina: non è inerte.
Il tessuto adiposo produce numerose citochine coinvolte nelle vie dell’infiammazione (TNF alfa, MCP-1, IL 6, leptina, resistina, adiponectina, etc). Alcune di queste citochine sono prodotte dagli adipociti mentre altre sono prodotte dalle cellule infiammatorie che infiltrano il tessuto. Il t. adiposo libera adiponectina, fattori di adesione, PAI-, TNFalfa, fattori di crescita. Il t. adiposo richiama macrofagi, specie se è abbondante, gli adipociti rilasciano adipochine e citochine, che sono rilasciate anche dal tessuto infiammatorio che infiltra il grasso. Il più importante è il TNF alfa. Esso è rilasciato dai macrofagi ed ha un ruolo essenziale nella insulinoresistenza, e come sappiamo il recettore per l’insulina ha 4 catene e deve essere fosforilato; ebbene TNF blocca il recettore e chi è molto obeso ha per tale ragione insulinoresistenza, questo, però, è solo uno dei meccanismi che correlano l’obesità viscerale all’insulinoresistenza ed al diabete.
Altro ormone interessante liberato dal tessuto adiposo è la leptina; è il primo ormone studiato con cui si capisce che è un organo endocrino, ed è l’ormone della lipostabilità: trasmette all’organismo un segnale specifico che blocca l’introito di energia e grasso quando tale introito è eccessivo, quindi si comporta come ormone insulino-sensibilizzante, cioè un ormone buono che migliora l’ossidazione degli acidi grassi circolanti, quindi svolge un ruolo di ottimizzazione del tessuto lipidico e glucidico. A volte peró si può diventare leptino resistenti se si consumano troppi zuccheri e fruttosio e questo è un problema. Si pensava che l’obesità dipendesse dalla mancata produzione di leptina o di leptina-resistenza; esistono delle forme di mancata secrezione di leptina, ma il ruolo della leptina non è così determinante nell’obesità.
Poi abbiamo la resistina: si chiama così perché negli animali da esperimento si pensava avesse un ruolo nella determinazione dell’insulinoresistenza ed anche perché la sua presenza sembrava correlata alla condizione di diabete, ma ci sono studi contrastanti in merito è comunque da tenere sotto osservazione per la sua implicazione con il matabolismo. Poi abbiamo Le adipochine che hanno influenza su vari apparati; le adipochine nel SNC regolano per esempio il centro fame/sazietà, fondamentale per il comportamento alimentare; il secondo punto d’azione è a livello epatico dove regolano il metabolismo lipidico e quindi regolano la quantità di tessuto adiposo e limitano la quantità di acidi grassi circolanti; la maggior parte svolge azione infiammatoria
Poi abbiamo L’adiponectina che è secreta dagli adipociti è insulinosensibilizzante sul t. adiposo ed anche questa agisce attraverso il suo recettore. Quindi come la leptina un buon ormone.
Quindi:
1 ) Leptina: Regolazione della sazietà, appetito, introito di cibo, spesa energetica ed attività fertilità, eterogenesi ed induce la crescita, inibisce l’accumulo di lipidi nei tessuti; i grandi obesi sono leptino resistenti; la leptino-resistenza non inibisce la fame, non aumenta il dispendio energetico e favorisce steatosi. Lipotossicità e lipoapoptosi.
2 ) Adiponectina: azione antidiabetogena, anti aterosclerotica ed anti-infiammatoria ed adipogenetica, potenzia la sensibilità all’insulina riducendo i trigliceridi nei tessuti mediante attivazione delle beta-ox e iperespressione di UCP2; i suoi livelli sono ridotti nei topi obesi per dieta iperlipidica o geneticamente obesi.
3 ) TNAalfa: Pro-infiammatoria, causa insulinoresistenza.
4 ) Resistina: Ruolo ancora controverso; negli animali di laboratorio induce insulino-resistenza; disfunzione endoteliale e complicanze del diabete.
In sintesi, il tessuto adiposo ha influenza su numerosi organi ed apparati:
Sul sistema immune: svolge un ruolo nell’attrazione e differenziazione cellulare nella cura delle ferite.
Tramite gli adipociti ed altre cellule adipose svolge un ruolo nella sensibilità insulinica al glucosio e secrezione di adipochina per il trasporto lipidico, differenziazione e crescita cellulare, distribuzione del grasso.
Cuore e vasi, gioca un ruolo sulla pressione del sangue, funzione endoteliale, contrattlità muscolare cardiaca, delle cellule del muscolo liscio
Sul fegato: sensibilità insulinica, accumulo dei lipidi, secrezione di epatochine e metabolismo dei lipidi, fattori di crescita.
Pancreas, secrezione insulina, secrezione del glucagone, sensibilità insulinica
Cervello, appetito, sazietà, spesa energetica,, attività.
Come vedete un organo veramente completo questo tessuto adiposo
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