La elaborazione di diete acidificanti o alcalinizzanti si prefigge per quanto possibile di modificare lo stato chimico fisico dell’organismo e quindi ph delle urine e del sangue con introduzione massiva di alimenti ad alto contenuto di acidi fissi o basi fisse.
Un classico regime acidificante e’ il regime iperlipidico e iperproteico, quindi sia che si tratti di alimentazioni iperproteiche che iperlipidiche come la chetogenica, si ha una acidificazione del corpo. Come regime alcalogeno invece funziona la iperglucidica.
Sono alimenti acidificanti :
carne, pollame, pesce, uova, formaggi, cereali eccetto la tapioca, farine e derivati e frutta secca ( nocciole )
Sono alimenti neutri i grassi la tapioca, il pane e la pasta soprattutto se integrali
Quando trova impiego una alimentazione acidificante ?
Nei casi di ipoprotidemia, infezioni delle vie urinarie croniche e acute, fistola gastro colica, stati febbrili prolungati , vomito e diarrea
Sono alimenti alcalinizzanti: frutta, verdure, latte, mandorle, noci. La dieta alcalinizzante va bene quando ci sono disturbi renali e il rene ha difficoltà a mantenere la riserva alcalina
Una grave acidosi ad esempio si potrebbe evidenziare nei pazienti diabetici, dove oltre all’ipertrigliceridemia, si ha un aumento della trasformazione degli acidi grassi inutilizzati da parte del ciclo di krebs e rimossi dal tessuto adiposo ad opera della lipoproteinlipasi, questi si trasformano in acetl CoA che diventa non entrando nel Krebs cycle acetoacetilcoA, questo in parte potrebbe essere trasformato in colesterolo attraverso la via dell’idrossimetilglutarilcoA o in corpo chetonici.. Iperglicemia e l’aumento dei corpi chetonici danno acidosi metabolica, nausea, aumento della sete, vomito, diarrea, dolore addominale. <il coma diabetico necessita a volte svuotamento gastrico per atonia dello stesso, somministrazione di glucidi, liquidi ed elettroliti e insulina per ripristinare l’utilizzo dei glucidi della dieta