La carne rossa più volte demonizzata, rappresenta per l’alimentazione onnivora una presenza importante. Alla domanda, si puo’ vivere senza carne rossa ? Si deve rispondere chiaramente si.
Quali sono i rischi di una presenza di carne rossa nella nostra dieta ? Praticamente nessun rischio batteriologico o tossico se si prendono le dovute precauzioni di scelta di allevamento e di adeguata cottura e nessun rischio in termini di formazioni tumorali se essa e’ consumata una o due volte a settimana come variante. È come sempre l’eccesso che causa il danno e non la moderazione. La presenza poi di conservanti aggiunta è più’ rischiosa della carne rossa in se. Inoltre essendo basso il contenuto di omega 3 nella carne rossa, per ridurre le infiammazioni dobbiamo consumare adeguate quantita’ di carne bianca e pesce, possibilmente tutti i giorni una porzione. Per qualcuno poi, predisposto, la carne rossa è fondamentale per la sua salute. Se ci sono ad esempio carenze di ferro inaspettate e da ripristinare velocemente.
Al giorno d’oggi la nostra alimentazione è troppo povera di omega 3 ed i nostri equilibri a livello di produzione di prostaglandine che sono quei precursori ormonali che regolano quelle funzioni suddette ne risultano alterati. La carne di bestiame alimentato con erba, possiede un profilo nutrizionale simile a quella della selvaggina di cui si nutrivano i nostri antenati nel paleolitico che non soffrivano delle nostre malattie dismetaboliche. Non priviamoci del gusto di mangiare una buona carne rossa se lo desideriamo. E se non lo desideriamo possiamo anche farne a meno. Ma non demonizziamola eccessivamente, ma assicuriamoci che la carne provenga da animali allevati in maniera biologica e naturale.