l 10 maggio ricorreva la giornata mondiale del Lupus, una malattia autoimmune che colpisce 9 volte su 10 le donne. Il lupus (o lupus eritematoso sistemico, dal nome della sua forma più frequente) è una malattia che può colpire numerosi organi e apparati dell’organismo, tra cui articolazioni, pelle, reni, cuore, vasi sanguigni, cervello

La causa non è ad oggi completamente chiarita e, dati i numerosi organi interessati dalla malattia, i sintomi con cui si manifesta sono ampiamente variabili: Dolori articolari e muscolari, febbre, rush cutanei, perdita di capelli, sensibilita’ al sole, gonfiore gambe e occhi, ulcere in bocca, linfonodi ingrossati e soprattutto tanta stanchezza

Molti di questi sintomi sono sovrapponibili al profilo clinico di numerose altre patologie, per questa ragione il LES viene a volte viene definito “il grande mimo”, in quanto in grado di presentarsi con sintomi ambigui e subdoli. Questa considerazione, unita al fatto che non esiste un singolo test che permetta la diagnosi della malattia, rende intuitivo comprendere che richiede spesso tempi piuttosto lunghi per una corretta diagnosi.

La dieta è sempre più al centro nella riduzione dei sintomi legati a tale patologia.  Infatti i pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (LES) sono indirizzati a utilizzare la dieta per trattare la fatica, le malattie cardiovascolari e altri sintomi della malattia. 

Quali sono le indicazioni alimentari da seguire e perché ´

Ci viene in aiuto un sondaggio online fatto nel Regno Unito, in cui ai pazienti con LES è stato chiesto quali fossero i loro atteggiamenti ed esperienze riguardo a sintomi e dieta.

La maggior parte (>80%) degli intervistati che ha intrapreso nuove tipologie di dieta con un aumento dell’assunzione di verdure e/o una ridotta assunzione di alimenti trasformati, zucchero, glutine, latticini e carboidrati ha riferito di aver beneficiato del proprio cambiamento dietetico.  Questi sono alimenti tipici della infiammazione che una dieta di questo tipo riduce

Le valutazioni della gravità dei sintomi dopo questi cambiamenti erano significativamente inferiori rispetto a prima (riduzione del 21,3%, p<0,0001).  Le maggiori riduzioni della gravità dei sintomi derivano da modelli alimentari poveri/privi di latticini (riduzione del 27,1%), alimenti trasformati bassi/nessuno (riduzione del 26,6%) e vegani (riduzione del 26%) (p<0,0001). 

La perdita di peso, affaticamento, dolore articolare/muscolare e umore sono stati i sintomi che sono migliorati di più con il cambiamento della dieta.

I pazienti con LES che hanno cambiato i loro schemi alimentari per incorporare più cibi a base vegetale limitando gli alimenti trasformati e i prodotti animali hanno riportato miglioramenti nei sintomi della malattia. 
Questi risultati promettono grossi risultati nell’utilizzo di interventi nutrizionali per la gestione dei sintomi del LES, ponendo le basi per futuri studi clinici in quest’area. 


Fonte: Lupus. 2022 Jan;31(1):65-76. doi: 10.1177/09612033211063795
Link della fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8793314/

Marco Zanetti

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