Si definisce stato emicranico un attacco che perduri per più di 72 ore, mentre chi soffre di emicrania cronica, essa e’ uno stato debilitante che perdura per più giorni e anche per mesi. Chi soffre di emicrania spesso non sa “dove sbattere la testa”nel vero senso della parole . Essa deriva da una disfunzione della regolazione umorale delle vie nocicettive del dolore e che si traduce con una aumentata percezione delle afferenze dolorifiche di pulsazione vascolare e di sensazioni visive, olfattive e uditive. Chi soffre di emicrania non sopporta nulla.

L’analisi dei problemi emicranici e’ complessa e riguarda la condizione muscolo scheletrica, vascolare, ormonale, omeostasi del magnesio, alterazioni nocicettive neurologiche, ipersensibilità ipotalamica ecc..

Ma a parte la componente farmacologica e la cura adeguata sia di natura fisica che terapeutica, molto può essere fatto a livello nutrizionale e integrativo per prevenire gli attacchi e ridurli di intensità.

Esistono cibi ad esempio che contengono amine simpatico mimetiche come cioccolato, formaggio stagionato e frutta secca che aumentano la percezione dolora dell’attacco se esso e’ dovuta a una alterata percezione,  la loro riduzione riduce di molto l’intensita’ degli attacchi e a volte li elimina completamente. Inoltre sono elementi che causano vasodilatazione come l’alcool che non fa che acutizzare il problema per lo stesso motivo,  sempre se l’emicrania e’ di origine vascolare.

Dannosi per l’emicrania possono essere il digiuno, l’esposizione al sole, la carenza di sonno e riposo, ma anche l’eccesso di riposo non migliora la situazione, l’altitudine, il ciclo ormonale e  alcuni farmaci.

Per quanto riguarda la dieta essa deve essere varia, ricca di verdura e soprattutto non carente di elementi che si sono visti che se carenti peggiorano i sintomi come: magnesio che deve essere integrato a chi ha attacchi di emicrania, riboflavina ( quindi uova, carne, latticini ) e coemzima Q10 che dovrebbe essere integrato poiche’ nella dieta e’ carente.

Quindi chi dovesse soffrire di questo problema dovrebbe almeno mettere in atto alcune pratiche alimentari e di stile di vita e vedere poi , quando non migliora cosa fare di altro in termini di terapia o di fisioterapia.

Togliere formaggi stagionati, cioccolato, dolci in eccesso, frutta secca, alcolici. Assumere caffe e te verde. Limitare il sonno al tempo giusto. Fare attivita’ fisica giornaliera. Curare la vista. Integrare la dieta con vitamine del complesso B, coenzima Q10 e magnesio e poi con un po di pazienza e l’uso di alcune erbe lenitive come a griffonia e partenio c’e’ la speranza che le cose migliorino.

Marco Zanetti

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