La quantità di frutta dell’alimentazione e’ anche un fattore importante, essa non deve mancare. La frutta rappresenta una fonte essenziale di vitamine idrosolubili e per alcuni tipi di frutta arancione e rossa anche di carotenoidi precursori della vitamna A. La frutta e’ inoltre fonte essenziale di minerali come il potassio, magnesio ed è importante per reidratare il corpo avendo almeno l’ 80% di acqua. La frutta è anche fondamentale per incrementare l’apporto di fibra solubile e mucillaginosa e un po meno di fibra insolubile. La fibra solubile rende le feci più morbide e facilitano il flusso intestinale e per la loro costituzione inglobano i Sali biliari eliminandoli favorendo quindi la riduzione del colesterolo nel sangue. La frutta viene spesso demonizzata, ma solo per un motivo ovvero per il suo contenuto in glucosio, fruttosio e altri zuccheri come il mannosio, ma è una paura ingiustificata in quanto a meno di mangiarne quantita’ spropositate, l’apporto glucidico è minimo. Esistono poi tipologie di frutti come la mela o l’arancio o il pompelmo che hanno minori zuccheri e tanti elementi essenziali come le vitamine idrosolubili che il corpo non puo’ produrre. Quanta frutta consumare dipende se siete delle persone normali, o che fate sport intensamente o che dobbiate aumentare di peso o diminuire di peso. Ma la frutta non deve mancare e deve essere presente da un minimo di una porzione ( 150 gr ), più’ indicata per chi deve perdere peso, ha una manifesta tendenza ad accumulare grasso, ha una resistenza insulinica; a due porzioni divise magari nei due spuntini giornalieri se il peso deve essere mantenuto, oppure si deve ridurre l’ipercolesterolemia; a tre porzioni se invece siete in grande salute, siete degli sportivi e avete quindi bisogno di reidratare l’attivita’ fisica e reintrodurre i Sali perduti, siete particolarmente stressati, avete problemi intestinali di stipsi, o problemi di acidita’ di stomaco, avete infiammazioni e avete bisogno ad esempio di aumentare di peso. Quindi è molto relativo, ma se volete vivere a lungo, la frutta non deve mancare. Potreste aver bisogno a volte di ridurla se soffrite di diarrea, oppure diverticolosi o eccessiva infiammazione intestinale e fermentazione, ma mai in modo assoluto e per sempre, ma solo per brevi periodi. Le fibre e gli zuccheri della frutta sono infatti fermentati dai batteri dell’intestino e producono i SCFA ( short chain fatty acid) come soprattutto l’acido butirrico cosi essenziale per la salute e la produzione di mucina a livello intestinale, svolgendo quindi una azione probiotica. Sulla qualita’ della frutta possiamo aprire una parentesi e dire che se prediligete la frutta biologica aiutate il corpo a non introdurre ingenti quantita’ di pesticidi o altre sostanze chimiche e favorite sicuramente la salute. Se la frutta non è biologica sarebbe meglio allora quella sbucciabile, mentre se fosse biologica potete permettervi di consumarla con la buccia cosi ricca di antiossidanti e polifenoli.
Gli agrumi poi sono più adatti al mattino per ridurre l’acidita’ del corpo, la banana, la prugna meglio se post allenamento, la mela, pera, fragole, come spuntini durante il giorno. La frutta tropicale invece come la papaia e il mango sarebbe meglio consumarla saltuariamente e solo nei paesi di origine evitando degli assurdi ed inquinanti viaggi di migliaia di kilometri. La frutta rossa e viola invece è eccezionale per l’elevato contenuto di polifenoli come gli antociani essenziali per la salute dei vasi sanguigni e il cuore e quindi devono far parte della nostra dieta almeno 1-2 volte a settimana. La frutta gialla e arancione sono poi dei precursori dei carotenoidi e quindi essenziali per la salute della pelle e della vista. La frutta dovrebbe poi essere di stagione per evitare la non biologica e per apprezzarne meglio il contenuto in vitamine che è stato riscontrato più alto proprio nei frutti stagionali che in quelli creati in serre o coltivate in altri paesi e quindi costretti ad essere raccolti anticipatamente senza farli maturare sulla pianta di origine.
Quindi come vedete la frutta ha troppe proprietà per essere eliminata completamente e quindi anche le diete chetogeniche che le eliminano hanno delle ripercussioni sulla salute fondate se seguite a lungo termine, ecco che quindi la loro introduzione se seguite dei programmi chetogenici deve essere effettuata non appena possibile evitando che la loro assenza possa a lungo termine favorire la crescita di formazioni tumorali di cui la frutta è fortemente preventiva.