Vi siete mai chiesti come mai d’estate si soffre di più di gonfiore alla mani e caviglie ?
Purtroppo è una conseguenza della naturale fisiologia del corpo.
Dobbiamo a tal fine ricordare che il fine ultimo del corpo e’ mantenere sempre una omeostasi dei tessuti e delle condizioni fisiche. Primo fra tutte la temperatura corporea che deve essere sempre tra i 35,5 e i 37,5 gradi. La classica temperatura dei 37 e’ oramai superata, ci sono persone con temperature interne inferiori e senza alcun problema. Ovvio se l’omeostasi della temperatura e’ 36,5, si sarà più sensibili all’aumento della temperatura esterna e si avrà febbre già a 37,5. Ma detto ciò ricordiamo che il corpo vuole mantenere la temperatura costante. Per fare questo esiste un modo unico che e’ quello del sudore. Tutti sudiamo chi più chi meno, il sudare e’ fondamentale per mantenere costante la temperatura interna. Se la temperatura esterna aumenta si suda di più, per questo bisogna bere molto altrimenti se non si suda si ha il rischio di svenire per colpo di calore. Inoltre per favorire l’evaporazione del sudore e quindi l’abbassamento della temperatura meglio un venticello sul corpo o un luogo fresco che favorisce l’evaporazione del sudore e abbassamento della temperatura corporea.
Per favorire la sudorazione l’aumento della temperatura esterna genera poi una vasodilatazione periferica che rilascia liquidi extracellulari. Quando si è giovani questo rilascio e’ subito bilanciato dalla sudorazione e dal riassorbimento dei liquidi attraverso il sistema linfatico. Ed ecco che invecchiando o quando si hanno problemi circolatori con il caldo le difficoltà si manifestano. Il rilascio di liquidi extracellulari se non riassorbiti dal sistema linfatico ristagnano nel sottocutaneo e rimangono nelle estremità del corpo più a lungo ( mani, piedi e caviglie ). Ecco spiegato perché alle alte temperature estive le caviglie si possono gonfiare cosi come le gambe. Se ci si mette poi l’umidità’ dell’aria la cosa e’ ancora più difficoltosa, perché l’umidità’ esterna impedisce ai liquidi di evaporare e la temperatura del corpo aumenta ulteriormente con aggravio della vasodilatazione periferica e ulteriore gonfiore.
Come porre rimedio a tutto ciò ?
Cercando di ripararsi dal sole diretto, soggiornando in luoghi freschi e ventilati, facendo pediluvi di acqua fredda, dormendo con le gambe rialzate, massaggiandosi i piedi, camminando al fresco ogni ora per 5 minuti e facendosi fare dei linfodrenaggi. Il tutto abbinato a una dieta fresca ricca di frutta e verdure con liquidi in abbondanza, infine integrando la dieta con dei polfenoli che vanno a nutrire le pareti dei vasi linfatici e sanguigni. Non c’e’ altro da fare. Le persone in sovrappeso sono le persone più a rischio per questo genere di problemi. L’aumento del tessuto adiposo infiamma e con esso si riduce il potere di recupero dei tessuti linfatici. Inoltre la maggiore massa genera pressione e schiacciamento dei tessuti linfatici con maggiore difficoltà di recupero del liquidi. Un problema che ne stimola un altro. Quindi ridurre il peso corporeo riduce anche il problema del rigonfiamento degli arti quando si invecchia. Bisogna tenere i tessuti attivi, giovani, mangiare poco e idratarsi molto e attivarsi non appena si nota che il corpo sta facendo ritenzione idrica. Ovvio si presuppone che i reni funzionino bene. Poiché non dimentichiamoci che alla fine questi liquidi che vengono riassorbiti dal sistema linfatico devono essere eliminati con i reni.
Buona giornata