Alimenti

LA STORIA DEL MIELE DI MANUKA

Quando una volta si colonizzavano i paesi, si portavano, spesso per iniziativa popolare, idee e cose anche utili che andavano oltre la mera occupazione.

Questa e’ la storia di un miele dalle altissime proprietà curative di cui fino a un secolo fa si era all’oscuro più completo.

Origina dalla Nuova Zelanda, dove esistevano api prima della colonizzazione, ma nessuna di esse era apicoltrice. L’impollinazione dei territori era garantita invece dagli insetti e dagli uccelli. Fu cosi che una donna inglese decise nel suo viaggio verso la Nuova Zelanda di portare un gruppo di api, che rimasero in vita grazie al loro viaggio avvenuto nel periodo invernale.

È sulle rive della costa est paludosa che approda Lady Mary Bumby. Una aristocratica inglese con tante ambizioni, ma tra queste, garantire al fratello che la accompagnava un miele fresco fatto in casa e che ricordasse la loro tradizione cristiana che vede il miele come prodotto di trasformazione delle lacrime di Cristo sulla croce.

Il paesaggio si rivela essere estremamente propizio per la crescita delle api che trovano nelle vicine piantagioni la pianta e il fiore bianco della Manuka una risorse fondamentale per la creazione del miele. Questo miele inizialmente veniva regalato agli allevatori di bovini e consumato privatamente. Furono i primi a rendersi conto di quanto poco le loro vitelli si ammalavano consumando questo miele e quanto buono era il loro latte. Fu cosi che gli approfondimenti su questo miele iniziarono e si scoprirono proprieta’ uniche, grazie alla presenza di una sostanza il metilgliossale con forti proprieta’ antivirali, antibatteriche antinfiammatorie, contro la tosse, il mal di gola, i problemi digestivi, l’acne e i problemi cutanei. Insomma un vero toccasano. La pianta di Manuka che cresce in Nuova Zelanda e in alcune zone dell’Australia, venne per prima conosciuta da Thomas Cook, che sbarcò nelle coste neozelandesi nel 1769 dandogli il nome di Leptospermum scoparium  a causa delle ramificazioni di questo arbusto che ricordavano le ramazze. Sin dai tempi dei Maori questa pianta ha avuto numerosi impieghi a scopi terapeutici che poi furono tramandati ai coloni inglesi. Purtroppo la fioritura dura poche settimane e la produzione del miele è quindi limitata a questo periodo, cosa che rende questo miele particolarmente costoso, ma il più curativo presente al mondo.

Una curiosità, La casa di Mary Bumby fu la sede del trattato tra i Maori e i coloni Inglesi noto come trattato di Waitangi. Il trattato che ha gettato le basi della colonizzazione Inglese in Nuova Zelanda.

Oltre a lasciare un segno nella storia, questa donna ci ha lasciato un miele straordinario e unico per le sue proprietà che invito tutti a scoprire e provare, utilizzando sempre meno cose raffinate e sempre piu cose naturali e sane il miele di Manuka.

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Marco Zanetti

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