Attualmente, i collegamenti tra nutrizione e salute si concentrano sulla strategia emergente di regimi dietetici per combattere varie minacce fisiologiche tra cui disturbi cardiovascolari, stress ossidativo, diabete mellito, ecc. In questo contesto, il consumo di frutta e verdura sta acquisendo notevole importanza come salvaguardia per preservare la salute umana. . Allo stesso modo, anche le loro sostanze fitochimiche e le molecole bioattive stanno diventando popolari come promettenti emollienti contro vari disturbi. Questa revisione è uno sforzo per riassumere le informazioni riguardanti il frutto del cachi con particolare riferimento alla sua fitochimica e alle indicazioni sulla salute associate. Vi evidenzio il ruolo di alcune sue molecole bioattive come proantocianidine, carotenoidi, tannini, flavonoidi, antocianidine, catechine, ecc. Grazie alla ricca fitochimica, il cachi e i suoi prodotti sono considerati efficaci nel mitigare il danno ossidativo indotto dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Il potenziale antiossidante è anche responsabile delle prospettive anti-maligne e anti-melanogeniche degli ingredienti funzionali del cachi. Inoltre, sono efficaci nel calmare le disparità legate allo stile di vita, ad es. disturbi cardiovascolari e diabete mellito. È dimostrato che l’applicazione farmacologica del cachi o dei suoi ingredienti funzionali come la proantocianidina può aiutare contro l’iperlipidemia e l’iperglicemia..
Il cachi è un frutto tropicale carnoso, fibroso, deciduo, appartenente alla famiglia delle Ebenaceae. È comunemente coltivato nelle regioni calde del mondo tra cui Cina, Corea, Giappone, Brasile, Turchia e Italia (Itamura et al., 2005; Yokozawa et al., 2007). Nel 2007, la produzione globale di cachi ha raggiunto oltre 3,3 milioni di tonnellate, di cui il 70,0% proveniente dalla Cina, il 10,0% dalla Corea e il 7,0% dal Giappone. Il cachi non è così popolare nelle comunità europee, ma la sua domanda è in aumento a causa della consapevolezza dei consumatori riguardo al suo potenziale nascosto di promozione della salute. La regione mediterranea è adatta anche per la produzione di cachi che ha raggiunto le 110.000 tonnellate.
Secondo Fennema (1977), l’acido ascorbico è considerato un indice della qualità dei nutrienti durante la lavorazione e la conservazione degli alimenti, ed è per questo che si esamina il contenuto di vitamina C negli alimenti freschi, surgelati e in tutte le varianti di cachi essiccati trattati. Il contenuto di vitamina C nel frutto fresco del cachi e’ compreso tra 85,63 e 102,47 mg/100 g o tra 460,872 e 541,24 mg/100 g sulla base del peso secco.. In generale, il frutto del cachi è una buona fonte di acido ascorbico (vitamina C) e anche di carotene (provitamina A), fibra grezza e minerali, soprattutto potassio. Oltre a tutti i prodotti fitochimici che lo rendono antitumorale. Il contenuto calorico e’ elevato e si aggira attorno a 70-80 kcal per 100 gr quindi il doppio della normale e comune frutta, ma ne basta poco per ricavarne tante vitamine, tannini, flavonoidi, flavoni e antociani. Gli effetti di riduzione del colesterolo del cachi e dei suoi prodotti sono dovuti alla diminuzione dell’assorbimento del colesterolo e della sintesi del colesterolo e degli acidi grassi. Infatti, i composti fenolici e le fibre alimentari sono i principali costituenti responsabili dei suoi effetti cardioprotettivi. Fortissima ed evidentissimo il suo potere antiossidante e quindi di protezione contro i danni al DNA e quindi antitumorale. Un frutto che non dovrebbe mancare soprattutto in questa stagione e nelle giuste quantità, un po’ di più se si e’ sportivi e un po’ meno se non lo si e’. Un vero laboratorio ricco di molecole medicinali con forte effetto protettivo per la nostra salute. Mangiatelo e aggiungetelo come variante alla vostra dieta