Patologie e alimentazione

DI COSA SI MUORE OGGI ? I TUMORI COME PREVENIRLI

Oggi di cosa si muore?

Oggi al primo posto come causa di morte ci sono le malattie cardio vascolari. Esse dipendono molto dal nostro stile di vita. L’inattività fisica unita a una alimentazione non personalizzata ad alto contenuto di carboidrati per qualcuno o di grassi per altri o entrambi comporta a lungo termine un accumulo di problemi che concorrono alla morte per problemi di natura cardio circolatoria come ipertensione, ateromatosi e quindi ictus o infarti. L’importanza del movimento fisico e corretta alimentazione potrebbero praticamente ridurre del 90 % le morti per questa causa.

Ma se si vuole vivere a lungo dobbiamo anche capire come prevenire la formazione dei tumori o meglio  cosa possiamo fare per ridurne la progressione o facilitarne la guarigione. E qua si sta aprendo un mondo davanti a noi. Su cui vorrei fare luce e divulgare alcune informazioni utili.

I fattori di rischio non modificabili della crescita tumorale sono età’, sesso, e fattori ereditari e su quello poco si può fare. Ma ci sono fattori su cui possiamo fare molto, come ad esempio il fumo che in media rappresenta il 25% di tutte le forme tumorali e poi sovrappeso e obesità (che derivano da inattività fisica e cattiva alimentazione e anche li c’e’ una bella percentuale di causa. I termini percentuali variano da paese a paese e da tabella a tabella. Ma direi che facendo attenzione al peso, muovendosi, mangiando correttamente e non fumando si potrebbe ridurre del 50% il rischio di sviluppare qualsiasi forma tumorale. Ci possiamo provare quindi e oltre al fumo e all’attività fisica capire con gli alimenti come possiamo essere influenti. Vivere fino a 100 anni dipende proprio da queste cose. Poco può essere fatto per la genetica e per l’ambiente, ma molto invece può essere fatto con l’alimentazione e l’attività fisica.

Ricordiamo che tra gli alimenti, i principali fattori che generano cancerogenesi ci sono:

  • Gli idrocarburi policiclici aromatici presenti nelle carni e pesci grassi cotti alla griglia o brace soprattutto se grassi e gli IPA presenti nei cibi affumicati.
  • Le aflatossine presenti nei cereali mal conservati e nelle semenze con muffe.
  • L’acetaldeide presente nelle bevande alcoliche e in alimenti da fermentazione.
  • L’acrilamide di cui sono ricchi i fritti e i prodotti da forno molto cotti.
  • I nitrati contenuti nelle verdure a foglia e carni conservate e i nitriti di loro derivazione.
  • Alcaloidi presenti in alcune verdure come borragine e finocchi.

Ricordiamo che consumare 400 gr di verdure al giorno è la quantità consigliata per tutti e che non deve mancare nella nostra alimentazione.

Le verdure hanno in modo indiscusso un ruolo essenziale nella nostra salute. Il loro elevato contenuto di fibre permette al cibo con le sostanze nocive di non rimanere a lungo a contatto con le pareti del nostro intestino e prevengono quindi la formazione di tumori del tratto gastrointestinale.

Inoltre danno nutrimento ai batteri buoni dell’intestino che ci difendono da attacchi esterni, infiammazione e aumentano il muco protettivo intestinale.

Oltre a questi effetti meccanici le verdure hanno una concentrazione elevata di vitamine e minerali essenziali e di bioflavonoidi che con il loro effetto antinfiammatorio e antiossidante ci difendono ad esempio dall’infiammazione cronica principale ambiente che causa se protratto un maggiore rischio di sviluppare tumori e dall’azione procancerogenica dei radicali liberi che naturalmente il nostro corpo produce.

Consumare 300-400 gr di verdure al giorno è essenziale per la prevenzione tumorale sotto diversi punti di vista.

Ci sono poi verdure che sono naturalmente ricche di nitrati come la barbabietola, la rucola, le cime di rapa, la lattuga e tante altre. Questo vuol dire che non dobbiamo consumarle ? Assolutamente no, ma che non dobbiamo esagerare con la loro assunzione e variarle molto. In genere i nitrati nelle verdure sono presenti in maggiore quantità nelle verdure a foglia (come la lattuga e rucola) e meno in quelle a frutto (ad esempio pomodori, carciofi).

Quello che però farebbe la differenza è la tipologia di verdure che acquistiamo e consumiamo. Se le verdure non sono biologiche il rischio è che l’utilizzazione di concimi abbia fatto aumentare il loro contenuto di nitrati aumentando il rischio. Oppure è conosciuto che le verdure non di stagione e coltivate in serre hanno un maggior contenuto di nitrati rispetti a quelle di stagione.

Allora cosa fare?

Nei 300-400 gr di verdure che consumiamo meglio se le variamo molto. Molto meglio se prediligiamo le verdure di stagione e vicino a casa e ancora meglio se di coltivazione Biologica che abbassa di molto il loro contenuto di sostanze tossiche e nitrati. Poi come ogni cosa come avrete capito, non esiste un cibo buono o cattivo, dipende dalla quantità. Una cosa che fa bene può far male se in eccesso. La stessa regola vale per le verdure che pur essendo un toccasana celano in se dei rischi che non possiamo più permetterci di sottovalutare considerando che la cura contro i tumori è ancora lontana.

Buona giornata

Marco Zanetti

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