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INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA DIETETICA

Riflettiamo assieme su alcuni punti di come il mondo sta cambiando

L’intelligenza artificiale (AI) è una branca dell’informatica il cui scopo è imitare i processi mentali, le capacità di apprendimento e la gestione della conoscenza. Le applicazioni sono ciò che viene messo a disposizione dell’utente finale e colpisce l’esponenziale aumento del numero di applicazioni nella medicina sperimentale e clinica. L’applicazione nel campo della nutrizione e della dietetica è anche un campo abbastanza nuovo e importante e diverse app relative alla nutrizione si possono scaricare.

L’importanza dell’alimentazione individuale ha anche stimolato lo sviluppo di queste applicazioni per gestire la nostra dieta quotidiana che vanno dalle preferenze alimentari all’assunzione calorica e potrebbero, se ben usate e guidate, avere un ruolo importante nella promozione della salute.

Nessuna applicazione potra’ pero’ mai sostituire l’intelligenza umana perche’ i ricercatori potrebbero avere alcune difficoltà, ad esempio nel ricordare la frequenza o la quantità di assunzione nella valutazione dell’assunzione alimentare. Le apps da utilizzare nel campo della nutrizione e della dietetica dovrebbero essere sviluppate considerando quindi gli svantaggi legati alla mancanza di un diretto controllo umano, meno matematico, ma potrebbero contribuire grandemente al miglioramento della salute.

In generale, l’intelligenza artificiale non dovrebbe arrecare danni e contribuire invece al benessere  asservendolo, mentre i professionisti dell’intelligenza artificiale dovrebbero essere onesti ed equi e su di loro il controllo è importante. Altre preoccupazioni includono la “disumanizzazione” dell’assistenza medica, le disparità sociali, l’assegnazione di responsabilità in caso di errori o malfunzionamenti e i pregiudizi nei modelli di formazione e nella fornitura di assistenza. Inoltre, la previsione dell’insorgenza della malattia in individui ad alto rischio può essere collegata allo stigma e all’eccessiva medicalizzazione e questo potrebbe essere indotto apposta per stimolare consumi inutili o per promuovere aziende o fornitori di natura farmaceutica.

Esiste inoltre la seria preoccupazione tra i professionisti medici che i sistemi di intelligenza artificiale nel campo della nutrizione e della dietetica possano causare una parziale sostituzione di loro stessi. Essi potrebbero utilizzare le nuove tecnologie, e i pazienti dovrebbero in futuro farsi aiutare e non affidarsi unicamente alle apps, in quanto esse non sono immuni da errori e soprattutto potrebbero essere uno strumento di controllo…, ma  solo se incontrollate dall’uomo stesso.

Il controllo umano sulle macchine è quindi indispensabile, non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma la perdita dell’intelligenza umana a favore di quella artificiale potrebbe essere alle porte. L’intelligenza umana si mantiene con l’uso, la pigrizia farebbe aumentare il rischio di deficit cognitivi e di apprendimento, l’uomo diventando un soggetto debole sarebbe quindi di facile manipolazione.

Buona giornata

Marco Zanetti

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