Obesità, diabete, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa. Ma anche sedentarietà, fumo ed eccessivo consumo di sale. Queste sono le principali cause delle malattie cardiovascolari. Ricordiamo che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia (30,8% di tutti i decessi nel 2021, ultimo dato di mortalità disponibile) con 217 mila decessi. I decessi per le malattie ischemiche del cuore e per le malattie cerebrovascolari sono, rispettivamente, il 27,3% ed il 24,7% del totale dei decessi dovuti alle malattie del sistema circolatorio
Ne hanno parlato gli esperti dell’istituto superiore di sanita’ e continua il tam tam in tutti i paesi occidentali per una azione concreta a riguardo. I dati stanno peggiorando.
Le prime quattro patologie elencate sono tutte metaboliche e legate a una cattiva abitudine di vita e alimentare.
Ci sono delle cose che si possono fare, ma le azioni per essere efficaci dovrebbero essere concrete. Oltre alla cultura deve essere incentivato il consumo di alimenti sani e disincentivato quello dei cibi processati anche con una tassazione diretta di questi ultimi maggiore. Dovrebbe essere più facile ed economico mangiar sano che non il contrario come lo e’ ora. In alcuni paesi le bevande gasate ad esempio costano meno dell’acqua e questo e’ un assurdo.
Dovrebbero poi essere completamente scaricabili dalla dichiarazione dei redditi i comportamenti virtuosi come fare sport, frequentare palestre usandole pero’e facendosi seguire da trainer professionali. Le visite nutrizionali dovrebbero far parte di un percorso obbligato di chi e’ assistito dal servizio sanitario nazionale e le visite private completamente scaricabili. Solo cosi potremo cercare di limitare i danni e i morti delle malattie cardiovascolari. Andando ad agire sui fattori di rischio cardio-metabolici modificabili, passando pure attraverso lo stile di vita, si potrebbe raggiungere una riduzione dell’80% dei decessi legati a queste malattie – delle quali le più frequenti sono infarto del miocardio e ictus cerebrale
Tutti possiamo fare molto per il nostro cuore, i medici e in particolare i medici di medicina generale, in quanto professionisti più prossimi ai pazienti. E come cittadini impegnandoci a prendere nelle nostre mani la nostra salute, praticando la prevenzione vera risorsa di salute e benessere
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