Il glutatione è un tripeptide altamente reattivo, diffuso ubiquitariamente nei vari tessuti del corpo e rappresenta il più importante meccanismo di difesa intracellulare verso radicali ossidanti, sia esogeni che endogeni, e verso numerose sostanze citotossiche. Che voi consumiate alcool o fumiate o abbiate una vita molto stressante il Glutatione vi viene in soccorso limitando di molto i danni.
L’alcool a livello epatico e il fumo a livello polmonare, ma in generale per tutti i tessuti. Invecchiando inoltre diminuisce la sua produzione naturale e quindi integrarlo potrebbe aiutare di molto. Introdurlo o meno come integratore nella dieta dipende dall’alimentazione, dal livello di ossidazione dell’organismo, dalla presenza o meno di particolari malattie degenerative e in una costante alternanza con altri antiossidanti presenti in commercio le cui funzioni e azioni sono differenti. Non dimentichiamo che se il corpo è aiutato nella maniera corretta produce dosi sufficienti di tale sostanza, diversa è invece la condizione del corpo sottoposto a particolari condizioni di stress ossidativo come nel caso di un fumatore cui il glutatione potrebbe essere di particolare aiuto. Numerosissime sono inoltre le ricerche che dimostrano l’interesse e l’importanza di questa sostanza verso malattie degenerative quali il morbo di Alzheimer, la malattia di Parkinsons e problemi immunitari di varia natura.
L’integrazione di Glutatione ci può anche venire incontro in determinati momenti e nella sua forma ridotta può aiutarci ad allontanare molte patologie legate all’invecchiamento. Una cosa unica del glutatione è che il corpo è in grado di produrlo nel fegato, il che non è vero per la maggior parte degli antiossidanti, sempre che il fegato funzioni bene . Il glutatione ha anche tante altre importanti funzioni tra cui: produrre il DNA, gli elementi costitutivi delle proteine e delle cellule; sostenere la funzione immunitaria; formare gli spermatozoi; rigenerare le vitamine C ed E, anche loro antiossidanti, ma si consumano nel tempo; trasportare il mercurio fuori dal cervello e aiutare il fegato e la cistifellea a smaltire i grassi e a rigenerarsi.
Cosa possiamo fare quindi? Possiamo o introdurre dei precursori come il cardo mariano o il NAC (N acetilcisteina o i suoi aminoacidi direttamente) oppure assumerlo come integratore
Non dimentichiamolo soprattutto pero’ se siete fumatori. L’80% dei soggetti con tumore del polmone sono fumatori, ma non significa che tutti i fumatori svilupperanno il cancro probabilmente meno del 20 % perche? Perche’ questo dipende anche da fattori individuali che intervengono nella catena di attivazione del cancerogeno (mediata dal citocromo P450 che attiva il benzopirene prodotto dalla combustione delle sigarette. Spesso nei fumatori questo è iperespresso; una sua soppressione è correlata con il decremento del tumore del polmone). La via di detossificazione è mediata dalla glutatione-perossidasi, che determina l’inattivazione del cancerogeno (il gene GSTM1, presente nel 50% della popolazione, codifica per la glutatione S-transferasi, inattivante il benzopirene). Per fare questo il corpo ha bisogno di glutatione.
Per sapere se la vostra condizione vi fa diventare candidati a un tumore al polmone bisognerebbe effettuare un test genetico, ma per vedere se siete sufficientemente protetti bisognerebbe rivedere la dieta con un nutrizionista
Un caro saluto
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