Dopo una certa età, una lenta perdita di minerali dall’osso è normale, o meglio fa parte delle numerose modificazioni che il nostro organismo subisce con l’invecchiamento. Se questa perdita è eccessiva e la massa ossea scende al disotto di determinati livelli, allora si può arrivare all’osteoporosi.  Un momento critico per le donne arriva con la menopausa, tanto più se precoce o chirurgica. In assenza di precauzioni e di cure, spesso una donna di 70 anni – un’età che oggi non appare più tanto avanzata – si trova ad aver perso senza accorgersene il 30% e più della sua massa ossea adulta. La tendenza all’allungamento della vita media e all’invecchiamento delle popolazioni, in mancanza di seri interventi di prevenzione, determinerà nei prossimi decenni un significativo aumento dei casi. Il rischio di arrivare all’osteoporosi è il risultato della combinazione di tre fattori:

1 ) Quanta massa ossea abbiamo; 2 ) velocitá di perdita della massa ossea; 3 ) longevità

L’osteoporosi è una malattia difficile da riconoscere: il più delle volte non dà nessun segno di sè. Per questo è stata definita il ladro silenzioso, perché ruba per anni, senza farsene accorgere, il calcio del nostro osso. Si manifesta improvvisamente con una delle tipiche fratture da fragilità ossea dell’anziano: fratture di polso, coste, vertebre o femore a seguito di traumi anche molto lievi e banali. Spesso il primo allarme viene dato da una frattura del polso, la cosiddetta frattura di Colles, a seguito di una banalissima caduta. Di solito colpiscono persone più anziane, con un’osteoporosi avanzata e magari non riconosciuta e non curata, a seguito di una caduta. Richiedono il ricovero in ospedale, un intervento chirurgico, e una più o meno lunga riabilitazione.

La prevenzione dell’osteoporosi ha tre cardini:

  1. Dieta ricca in calcio 2 ) attività fisica  3 ) Aumento assunzione o creazione Vitamina D

L’osso, per mantenersi in salute, ha bisogno di calcio. E il calcio non si può creare dal nulla: deve arrivare ogni giorno dall’esterno con i cibi. In realtà, i principali componenti minerali dell’osso sono due: il calcio e il fosforo. Ma il fosforo è contenuto in una grande varietà di alimenti, per cui una sua carenza è praticamente impossibile, mentre il calcio è contenuto in quantità significative solo nel latte e nei suoi derivati e in alcuni alimenti vegetali. Latte (anche scremato), yogurt (anche magro) e formaggi devono quindi far parte fin da giovani della nostra alimentazione quotidiana. Se introduciamo una quantità sufficiente di calcio con la nostra dieta quotidiana non rischiamo di sottrarlo al nostro scheletro. In realtà molte persone non assumono una quantità adeguata di calcio con l’alimentazione. Una ricerca americana ha stimato che il 25-50% degli uomini di età tra i 18 e i 34 anni assume una quantità insufficiente di calcio. Va ancora peggio per le donne: meno del 33% delle donne tra i 18 e i 74 anni, e addirittura meno del 25% delle donne sopra i 35 anni (quindi, rispettivamente, meno di una donna su tre o di una donna su quattro!) hanno un apporto giornaliero di calcio in linea con le raccomandazioni.

Anche molte acque minerali sono ricche di calcio. Alcune ne contengono anche più di 300 milligrammi per litro, che vuol dire quasi un terzo del fabbisogno giornaliero di un adulto. Anche l’acqua del rubinetto in molte città è ricca di calcio. La miglior fonte di calcio è costituita da latte e latticini (yogurt, formaggi). Tra questi rientrano anche i gelati a base di latte, che senza esagerare possono entrare nelle nostre abitudini alimentari come buona fonte di calcio. Una cosa da dire subito è che il calcio non è in soluzione nei grassi, ma solo nell’acqua: quindi il latte magro o parzialmente scremato e lo yogurt magro contengono persino un po’ più calcio per litro del latte e yogurt interi. Viceversa, la panna contiene pochissimo calcio, e il burro non ne contiene affatto. Anche i piccoli pesci che si mangiano con tutta la lisca (alici, latterini) sono molto ricchi di calcio, la lisca del pesce è come l’osso dei mammiferi. Lo stesso vale per sardine, sgombri o salmone in scatola, marinati con la lisca (che, essendo ammorbidita, si può mangiare). Polpi, calamari e gamberi sono poco calorici e ricchi di calcio. Arachidi, pistacchi, noci, mandorle, nocciole, fichi secchi contengono molto calcio: se dovete proprio fare degli spuntini, usate frutta secca invece che patatine fritte! Molti vegetali verdi (indivia, radicchio, carciofi, ecc.) contengono una buona quantità di calcio: tuttavia, il calcio delle verdure è molto meno assimilabile di quello dei latticini. Sta a ciascuno di noi scegliere il miglior regime quotidiano per assumere la quantità di calcio raccomandata per la nostra fascia di età – o per le nostre speciali esigenze. Ma poi, seguiamolo regolarmente. Possibilmente, assumiamo un po’ di calcio a ogni pasto. A piccole dosi per volta, lo assorbiremo molto meglio. Evitiamo di concentrare tutta la dose giornaliera di calcio in un singolo pasto. Altra essenziale azione da svolgere per prevenire e curare è l’attività fisica essenziale prima ancora del farmaco nell’azione terapeutica alla malattia in quanto amplificando l’azione della gravità sulle ossa, stimola la loro acquisizione del calcio circolante.

Erbe consigliate:

-Alfa alfa come integratore

-Gemme di ribes nero e Fieno Greco come antinfiammatori ossei

-Gemme di abete aumentano l’assorbimento di calcio nell’intestino

Integrazione consigliata:

-Calcio 1 gr. al giorno ai pasti

-Aminoacidi Lisina e Arginina ( aumentano l’assimilazione del calcio alimentare )

-Vitamina D e sole

-Multivitaminico a colazione

-Vitamina C aumenta l’assimilazione del calcio

Consigli alimentari:

-Eliminare completamente le bevande gasate e eccesso di magnesio e fosforo in quanto sono elementi che competono con il calcio nell’assorbimento

-Aumentare l’assunzione di alimenti ricchi in calcio

-Aumentare l’assunzione di cipolla, aglio e uova alimenti ricchi in solfo essenziale per le perdite di calcio

-Ridurre l’assunzione di asparagi, rabarbaro, bietole, cardo, spinaci, ricchi in acido ossalico che impedisce assunzione di calcio

-Eliminare fumo, bevande gasate, alcolici, lievito di birra

-Ridurre il caffè in quanto riduce l’assimilazione del calcio